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Francis Kéré, The Future's Present

Spiragli di luce nel buio: la torre di Francis Kéré alla Triennale di Milano

La abitazioni tradizionali del Burkina Faso, fatte di fango e altri materiali naturali, hanno forme arrotondate, colori terrosi e decorazioni geometriche nere. Ad esse si ispira la torre alta 12 metri collocata davanti alla Triennale di Milano. È stata realizzata da Diébédo Francis Kéré in occasione della 23esima Esposizione Internazionale, dedicata al tema dell'ignoto e del mistero, di cui l'architetto burkinabé è curatore assieme all'astrofisica Ersilia Vaudo.

La monumentale opera di Kéré, intitolata "The Future's Present", richiede agli adulti di chinarsi per entrare al suo interno. Varcata la soglia ci si ritrova, come scrive la presentazione della mostra, "in un piccolo spazio estraniante, avvolti nell'incertezza. Gli intricati segni presenti sulle pareti portano a rivolgere lo sguardo verso l'alto", sulle piccole aperture che salgono gradualmente fino a quella circolare sulla cima, dalla quale ammirare il cielo. Spiragli di luce nel buio che ci ricordano che "c'è sempre un altrove, un futuro che possiamo plasmare, una possibilità invisibile".


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The Future's Present

È un messaggio di speranza quello che vuole trasmettere la torre, come spiega il progettista in un'intervista a Elle Decor. Sappiamo che dobbiamo affrontare problemi molto grandi come il cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse, l'aumento dei conflitti e la crescita della popolazione, ma non dobbiamo esserne spaventati, dice Kéré. Non c'è limite all'immaginazione umana sui modi di creare le cose o di cercare soluzioni che ci rafforzino. E persino quando il futuro è ignoto siamo abbastanza forti da poter affrontare i problemi. La torre è un incoraggiamento a non arrendersi. Tra noi e il cielo c'è talmente tanto spazio che l'unica cosa che dovremmo fare è trovare il coraggio di pensare, non rimanere immobili ma lottare e inventare il nostro futuro.

Questo atteggiamento positivo ha sempre caratterizzato la vita e l'opera di Kéré. Nato nel 1965 a Gando, un piccolo villaggio (2.500 abitanti) nel centro del Burkina Faso, si trasferisce nella capitale Ouagadougou per frequentare le scuole. Qui comincia a lavorare come carpentiere ma poi vince una borsa di studio dalla Carl Duisberg Gesellschaft, associazione non profit tedesca per la promozione della formazione professionale internazionale, e fa un tirocinio in Germania, al termine del quale si iscrive alla facoltà di architettura della Technische Universität di Berlino.


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The Future's Present

Il suo primo lavoro, quando non aveva ancora terminato gli studi, è il progetto per la scuola primaria di Gando, completata nel 2001 grazie ai fondi raccolti dall'associazione Schulbausteine für Gando (oggi Kéré Foundation), da lui costituita per favorire lo sviluppo del suo paese, coniugando le conoscenze acquisite in Europa con i metodi di costruzione tradizionali africani. A questa prima realizzazione ne sono seguite varie altre dopo il conseguimento della laurea nel 2004 e l'apertura del suo studio di architettura a Berlino l'anno successivo: un ampliamento della scuola, gli alloggi per i docenti, un istituto secondario, una biblioteca, un giardino pubblico, un centro di aggregazione per le donne e così via.

Kéré non ha lavorato solo nel suo Paese di origine ma anche in Benin, Mali, Togo, Kenya, Mozambico, Sudan. Sempre cercando di coniugare l'uso di metodi di costruzione sostenibili con l'impegno sociale. Ha firmato padiglioni temporanei e installazioni anche in Europa e negli Stati Uniti e ha partecipato a numerose mostre, tra cui la Biennale di Venezia, il Museo ICO di Madrid, l'Architekturmuseum di Monaco di Baviera e il Philadelphia Museum of Art. Dal 2017, inoltre, ha una cattedra alla Technische Universität di Berlino dove si era laureato 13 anni prima. Un'intensa carriera, coronata nell'aprile di quest'anno, dal prestigioso Pritzker Prize, il Nobel dell'architettura.


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Under a Coffee Tree

Per l'Esposizione Internazionale 2022, Kéré ha realizzato altre due opere, oltre alla torre del futuro presente: "Under a Coffee Tree", istallazione nel bar della Triennale sponsorizzata dalla Lavazza (nella foto), e "Yesterday Tomorrow", uno spazio a forma di spirale, delimitato da pali di legno incollati tra loro, dove i visitatori possono sedersi, stare insieme e riflettere su ciò che hanno visto.

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Il Futuro è passato

Il 24 febbraio 2023 la torre di Francis Kéré è stata smantellata. Evidentemente si trattava di un'opera provvisoria. Peccato, meritava di avere un futuro.

Kéré Architecture

Kéré Foundation, Bringing community-driven design to fruition

23ª Esposizione Internazionale, Triennale di Milano

Antonella Galli, "Diébédo Francis Kéré vince il «Nobel» dell'architettura", Il Sole 24 Ore, 9 aprile 2022

Andres Lepik, "4 progetti per capire la doppia identità di Francis Kéré", Domus, 23 giugno 2022

Elisabetta Donati De Conti, "Francis Kéré. Il futuro è insieme e parte dal progetto", Elle Decor, 15 luglio 2022

(machebellezza.com - novembre 2022; aggiornamento febbraio 2023)

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