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Kaarina Kaikkonen, Between Light and Me

Le svolazzanti camicie di Kaarina Kaikkonen alla M77 Gallery e alla Rotonda della Besana

Ciò che balza agli occhi in "Tied Together", la mostra di Kaarina Kaikkonen in corso dall'11 ottobre 2022 alla Galleria M77 di Milano e nel colonnato della settecentesca Rotonda della Besana, è l'assenza dei corpi. Al contrario dei corpi senza indumenti della scultura classica, dall'Afrodite di Prassitele al David di Michelangelo, quelli di Kaikkonen sono indumenti senza corpi: vecchie giacche attorcigliate e irrigidite in forme innaturali o svolazzanti camicie che hanno perso la banale apparenza dei panni stesi per assumere pose e valenze poetiche.

L'assenza dei corpi non è un artificio retorico ma il nucleo centrale del significato delle sue opere, reso ancora più attuale dall'emergenza pandemica con il suo corollario, il distanziamento sociale. Lo spiega bene la psicoanalista Gabriella Mariotti: "Il corpo è il grande oggetto di questo difficile momento: il corpo che non corre, non partecipa, non attraversa liberamente la soglia che demarca interno da esterno, e soprattutto il corpo che contagia ed è contagiato, il corpo malato, il corpo che non sente più odori e sapori, il corpo dei defunti. E, paradossalmente, il corpo è al contempo il grande assente dalle comunicazioni e dai rapporti interumani".

Kaikkonen aveva già affrontato il tema degli abiti come involucro, simulacro, memoria del corpo, nella mostra di Palazzo Reale, "Corpus Domini. Dal Corpo Glorioso alle Rovine dell'Anima", nell'inverno del 2021, in piena pandemia. Il legame tra abiti, corpo e memoria è evidenziato da Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra: "In ogni atto immaginativo e creativo di Kaarina Kaikkonen vive la stessa relazione che esiste tra l'ombra e il corpo che la proietta. La sua opera pone lo spettatore di fronte a qualcosa di nuovo e sconosciuto, ma allo stesso tempo di estremamente familiare e intimo".

Un'assenza presente del corpo, un'assenza del corpo illustrata poeticamente dalla corporeità dell'assenza. Come nella poesia di Giulio Marzaioli. Il corpo è stato analizzato poeticamente da numerosi autori del secondo Novecento, sia italiano che francese: Bernard Noël, Jean-Marie Gleize, Christophe Tarkos, Carmelo Bene, Valerio Magrelli, Gabriele Frasca e altri. La specificità del corpo poetico di Marzaioli è proprio la sua assenza, un corpo che si trasfigura nello spazio e nel dire. Come osserva Alessandro De Francesco, "Marzaioli gioca, mostrando lo scarto tra l'immagine visiva e l'immagine linguistica, cercando una lingua che renda immagine qualcosa che di per sé non può essere immaginato, rivolgendo il tema 'derridiano' del limite, del margine, del confine verso il corpo e la sua assenza, e, parallelamente, verso una lingua poetica la cui dicibilità, la cui corporeità, appunto, causa una privazione dell'immagine".

In "Between You and Me", l'opera di Kaikkonen che apre questa pagina, le camicie fluttuanti, ma congelate in un istante preciso, quello del presente, stanno come nei versi di Marzaioli ("In re ipsa"):

Articolando il vuoto:
arti colati nel vento
per pietà del moto.


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Only a Breath of Wind

In "Only a Breath of Wind" le camicie assumono una forma solida senza perdere la loro leggerezza. Sembrano un animale fantastico, un uccello o uno stormo di uccelli che spicca il volo. Un'opera simile era stata esposta nel maggio 2014, nel Museo del tessuto di Prato, con il titolo "I try to fly / I feel a bird in me". In quell'occasione le antiche mura della città toscana ospitarono una grande installazione dell'artista intitolata "Crossing Borders", cioè attraversando i confini.


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Not Far from Here

In altri casi, come in questo "Not Far from Here", le camicie perdono la loro leggerezza e assumono forme contorte, irrigidite.


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Growing Energy

Le vecchie giacche grigie appese alla parete di "Growing Energy" e "Part of Me", da cui sbucano rinsecchiti rami di betulla, evocano un'assenza dolorosa. Forse la perdita del padre in tenera età. Una perdita che spinse Kaikkonen a studiare medicina per cercare di aiutare le persone e "rendere il mondo migliore", credendo che l'arte fosse una strada egoistica da intraprendere. Fu solo quando scoprì quanto fosse terapeutico per lei disegnare suo padre, che le si aprì la porta dell'arte, intesa come esplorazione delle difficoltà dell'essere umano, con tutti i diversi sentimenti e le diverse esperienze che comporta. "Ogni opera d'arte può cambiare un po' il mondo, e questo mi aiuta ad accettarmi come artista", ha dichiarato in un'intervista a Stinna Toft Hald.


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Queen of the Night

Anche "Queen of the Night" è legato a una memoria familiare dell'artista: le vecchie scarpette da ballo della madre, che sono trasformate in bizzarri fiori o strani insetti, come quello della foto, un ricordo di antiche paure infantili.


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Tied Together

Il titolo della grande installazione ospitata sotto il colonnato della Rotonda della Besana, "Tied together", significa letteralmente "legati insieme" e suggerisce che il futuro dell'uomo è strettamente interconnesso: un cammino da fare insieme. Il luogo evoca però anche altre considerazioni.


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Tied Together

La Rotonda della Besana, infatti, è un ex cimitero che conteneva quasi 150mila corpi. Fino al 1700 erano sepolte qui le salme provenienti dal vicino ospedale Maggiore, come ricordano le decorazioni a forma di piccoli teschi del porticato. Le camicie che fluttuano sotto le settecentesche volte a vela potrebbero alludere dunque a una parata di fantasmi. Esseri evanescenti che hanno perso però il loro carattere minaccioso per assumere un aspetto più malinconico, a tratti quasi gioioso.


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Concludiamo con una foto di panni stesi scattata il 4 agosto 2021 in un zona popolare di Venezia, calle Olivi, nei pressi dei Giardini della Biennale. Un inconsapevole omaggio a Kaarina Kaikkonen?


Il sito di Kaarina Kaikkonen

Kaarina Kaikkonen alla M77 Gallery, ottobre-dicembre 2022

Kaarina Kaikkonen – These are some of her best installations, Public Delivery

Stinna Toft Hald, "An interview with Kaarina Kaikkonen", Kunsten Museum of Modern Art Aalborg, YouTube, 17 novembre 2021

Stinna Toft Hald, "Artist Kaarina Kaikkonen Interview: A Father, a Mother & a Child", Louisiana Channel, YouTube, 9 maggio 2018

Kaarina Kaikkonen, Works for Sale, Artsy

Gabriella Mariotti, "La sottrazione e la solitudine di un corpo assente", Centro milanese di psicoanalisi

Alessandro De Francesco, "In assenza del corpo. Sulla poesia di Giulio Marzaioli", Italies, n. 13. 2009

Licia Granello, "Virus, corpi e rivoluzioni: tutta l'arte di Francesca Alfano Miglietti", Vanity Fair, 27 novembre 2021

(machebellezza.com, novembre 2022)

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